Welcome


A cura della prof.ssa Angiolina Di Capua

Un’amicizia che rompe le barriere dell’indifferenza e delle leggi disumane. Si potrebbe condensare così il messaggio contenuto in “Welcome”, lungometraggio del regista francese Philippe Loiret uscito nelle sale nel 2009. A presentare la pellicola per la sezione dei film in versione originale nell’ambito della rassegna cinematografica “Specchi di Perseo”, dedicata quest’anno al tema dell’Alterità, è stata la docente di Lingua Francese all’Istituto Masotto, Rosi Soso.

Premiata dal pubblico al Festival del Cinema di Berlino e campione di incassi in Francia, l’opera rappresenta un racconto morale e coinvolgente che spinge lo spettatore a interrogarsi sul concetto di Alterità adottando il punto di vista dell’Altro, in questo caso il giovane migrante. Il protagonista, infatti, è Bilal, diciassettenne curdo che lascia il suo paese e giunge sulle coste francesi a Calais dove spera di imbarcarsi per raggiungere la sua amata Nina in Inghilterra. Fallito un tentativo di salire clandestinamente su un traghetto, il ragazzo decide la strada dell’audace impresa: attraversare i 33 km ghiacciati e affollati di navi cargo dello Stretto della Manica a nuoto. Incontra, pertanto, Simon, istruttore di nuoto francese fino ad allora indifferente al dramma dei migranti in fuga. La sofferenza d’amore vissuta da entrambi li unirà in un rapporto di amicizia che porterà Simon a sfidare le leggi anti-immigrazione pur di concedere una chance al ragazzo. Il finale, però, è amarissimo: Bilal muore travolto da una nave della guardia costiera britannica a pochi metri dalla costa tanto agognata.

Molti gli aspetti sui quali gli studenti sono chiamati a soffermarsi per comprendere a fondo il complesso mondo degli immigrati: dalle difficoltà e dai rischi dei loro viaggi disperati alle motivazioni profonde per cui scelgono di partire, fino alle condizioni di vita proibitive in cui si trovano immersi una volta giunti a destinazione tra mancanza di tetto, di cibo e soprattutto tra la diffidenza e il rifiuto da parte una società sempre più intollerante. Utile alla causa è anche l’immedesimazione immediata che scatta per i giovani spesso innamorati nei confronti di Bilal, ragazzo pronto a morire per amore.

Stringente il legame del film con l’attualità. La polemica è evidente contro la legge 622/1 voluta da Sarkozy e tuttora vigente, che punisce con cinque anni di reclusione i cittadini francesi che aiutano i clandestini, così come emerge la denuncia sociale di una coscienza collettiva ormai assente e insensibile.

Volendo ricongiungere “Welcome” al contesto italiano, come sottolineato dalla prof.ssa Soso, si richiamano alla mente i casi recenti di due cittadini coraggiosi protagonisti della nostra cronaca recente: il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e il medico di Lampedusa, il dott. Bartolo, in prima linea sempre nell’accoglienza dei migranti. I due attivisti italiani, come l’allenatore Simon, dimostrano quanto sia importante il coraggio del singolo per non cadere preda della cecità delle leggi e del fanatismo oggi imperante. Un impegno civile che ha un fine elevato, quello di essere “umani”.